Subiectum agens auctor quidem esset assecutionis valorum quaesitorum, sed pro duplici aspectu; namque valores vel bona in actu humano contenta hinc ordinis moralis essent (quoad valores proprie morales, quales sunt Dei amor, benevolentia in proximum, iustitia, etc...), hinc autem ordinis prae-moralis, qui dicitur etiam non–moralis, physicus vel onticus (quoad commoda aut incommoda percepta sive ab agente sive ab omni persona iis serius ociusque implicata, qualia sunt valetudo aut eius damnum, integritas physica, vita, mors, amissio bonorum materialium, etc...).
Il soggetto che agisce sarebbe sì responsabile del raggiungimento dei valori perseguiti, ma secondo un duplice aspetto: infatti, i valori o beni coinvolti in un atto umano sarebbero, per un aspetto, di ordine morale (in rapporto a valori propriamente morali, come l'amore di Dio, la benevolenza verso il prossimo, la giustizia, ecc.) e, per un altro aspetto, di ordine pre-morale, detto anche non-morale o fisico o ontico (in rapporto ai vantaggi e svantaggi recati sia a colui che agisce che ad altre persone, prima o poi coinvolte, come, ad esempio, la salute o la sua lesione, l'integrità fisica, la vita, la morte, la perdita di beni materiali, ecc.).vatican.va vatican.va