Atene era anche una città molto religiosa, tanto che l’apostolo Paolo fu indotto a osservare che gli ateniesi sembravano “dediti al timore delle divinità più di altri”.
Ed essi spezzarono le corde con cui erano legati; e quando il popolo vide ciò, cominciò a fuggire, poiché il timore della distruzione era sceso su di loro.
Questo è ciò che ha detto Geova, il tuo Fattore e il tuo Formatore, che ti aiutava fin dal ventre: ‘Non aver timore, o mio servitore Giacobbe, e tu, Iesurun, che ho scelto’”.
Il sensato provvedimento delle autorità fa venire in mente queste parole dell’apostolo Paolo: “Quelli che governano sono oggetto di timore, non all’opera buona, ma alla cattiva. . . .
(2Tm 3:16, 17) Perciò la vera conoscenza è tutta imperniata su Geova, e chi la cerca dovrebbe avere quel timore di Dio che aiuta a non incorrere nel disfavore di Geova.
19 Risuona ora un tonante comando che incute reverenziale timore: “E udii un’alta voce che dal santuario diceva ai sette angeli: ‘Andate e versate le sette coppe dell’ira di Dio sulla terra’”.